Gennaio
Mercoledì 29 ore 11 Musei Reali di Torino, Sale Chiablese, Piazzetta Reale
1950-1970 LA GRANDE ARTE ITALIANA. CAPOLAVORI DALLA GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA,
Un corpus unico di 80 opere, tutte provenienti dalla Galleria Nazionale di Roma, per la prima volta viene esposto fuori dal museo romano per dar vita ad un progetto critico ed espositivo di grande pienezza, presentando le testimonianze artistiche di una stagione irripetibile, con i nomi più rappresentativi dell’arte italiana degli anni ’50 e ’60
Febbraio
Mercoledì 26 ore 11 MAO, Museo d’Arte Orientale, Via San Domenico 9, Torino
Rabbit inhabits the moon. L’arte di Nam Jun Paik allo specchio del tempo.
In occasione del 140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia, il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta la mostra Rabbit Inhabits the Moon, in partnership con il Nam June Paik Art Center (Yongin, Corea) e con la Fondazione Bonotto (Colceresa, Italia), e con il supporto della Korea Foundation.
La mostra intende stimolare un dialogo dinamico che riflette l’evoluzione del paesaggio culturale e artistico dei due Paesi, in particolare rileggendo l’eredità di Nam June Paik (Seul, 1932 – Miami, 2006), artista centrale nel panorama culturale del XX e del XXI secolo e pioniere della video arte, e la sua influenza sulle generazioni contemporanee.
Il titolo Rabbit inhabits the moon si riferisce all’omonima installazione di Paik del 1996, in cui un coniglio di legno osserva l’immagine della luna all’interno dello schermo di un televisore, ma il topos letterario del coniglio sulla luna attraversa diverse culture dell’Estremo Oriente – Cina, Giappone, Corea – fino all’Asia centrale, all’Iran e alla Turchia ed è, in mostra, il punto di partenza dal quale si diramano e convivono in maniera organica gli altri nuclei tematici.
Marzo
Martedì 25 ore 11, Accademia Albertina di Belle Arti, Via Accademia Albertina 6, Torino
La bellezza incisa. Dal Cinquecento al contemporaneo
L’Albertina espone per la prima volta al pubblico i tesori più preziosi del suo straordinario patrimonio di incisioni storiche, collezionate in più di tre secoli e normalmente custodite nel caveau. Nelle sale della Pinacoteca Albertina trovano casa Tiepolo, Piranesi e gli altri grandi maestri della Grafica d’Arte; le prime incisioni cinquecentesche della Cappella Sistina di Michelangelo e degli altri capolavori del Rinascimento e del Barocco. Segni nel tempo che accompagneranno il visitatore ad alcune declinazioni contemporanee del ruolo della grafica tra le discipline artistiche.
La mostra, a cura di Antonio Musiari per l’excursus storico e di Franco Fanelli per la sezione contemporanea, è infatti l’occasione per scoprire la ricca collezione di incisioni antiche dell’Albertina in un gioco di confronti e rimandi con significativi esempi della produzione contemporanea della Scuola di Grafica d’Arte dell’Accademia di Belle Arti di Torino. Il presente e il futuro della Scuola animano questa sezione in cui sono esposti i libri d’artista della collana Habitat, edita da Albertina Press e realizzati da un gruppo di studentesse e studenti del Biennio Specialistico coordinati da Sonia Gavazza, mentre nelle ultime sale le opere di Cornelia Badelita, docente e artista, dialogano con quelle di Marco Manzolini, suo attuale allievo.